Grazie ai seminari del Corso di Storia contemporanea, sono stati prodotti 2 video (durata, ciascuno, di 12 minuti) dagli studenti. Il primo, “La Grande Storia del Capitano Gerbaldi“, realizzato con l’utilizzo di lettere dal fronte, materiali di Archivio, e immagini di repertorio, è incentrato sulla storia di un giovane salernitano morto nella Grande Guerra. È stato prodotto in collaborazione con l’Archivio di Stato di Salerno e con l’Archivio storico del Comune di Salerno, è visibile nel sito del Comune di Salerno, nel sito di OGEPO-UniSa e sulla piattaforma YouTube.
L’altro documentario: “Il rumore delle radici” (con interviste ai giovani nigeriani arrivati a Salerno con i barconi, e assistiti con un progetto di recupero sociale da parte del Comune di Salerno) è un corto realizzato per l’OGEPO-UniSa, che ha vinto la settima edizione del Contest “Salerno in CORTOcircuito”, come miglior cortometraggio di comunicazione sociale. Il Corto, dedicato al fenomeno dell’immigrazione in Italia, realizzato nell’ambito delle attività del Genderlab-DIPSUM, e sponsorizzato da OGEPO, è stato ideato, curato e realizzato dal gruppo di video-narrazione formato dagli studenti UniSa: Alfonso Maria Salsano (direttore della fotografia), Davide Speranza (narratore e giornalista, autore dei testi), Giuseppe Volpicelli (regista), con il coordinamento della professoressa Maria Rosaria Pelizzari.
Il tre volumi del convegno “Moda e Mode: Innovazioni e Tradizione (secc. XV-XXI)”, un appuntamento che costituisce il punto d’arrivo dei due progetti FARB 2015 e 2016, finanziati dall’Ateneo, con il patrocinio dell’ OGEPO (Osservatorio interdipartimentale per gli Studi di Genere e le Pari Opportunità) e del CUG (Comitato Unico di Garanzia) dell’Università di Salerno.
Nelle giornate congressuali si affronta il tema delle relazioni fra la moda, intesa come fenomeno culturale ma anche come settore produttivo, il territorio e la città. Si descrivono e si interpretano, da un lato, le trasformazioni che la presenza della moda induce, dall’altro, le conseguenze, ma anche il potenziale trasformativo, che essa è in grado di esprimere. Il tema di ricerca è pertanto osservato da una pluralità di punti di vista. Si intrecceranno gli elementi tecnici con quelli storico-culturali, economici e sociali.
Una posizione centrale e unificante sarà costituita dai “discorsi sul corpo” (percezioni e rappresentazioni) nell’ottica dei gender studies in una prospettiva internazionale. Non a caso, nel corso dell’evento dialogheranno e si confronteranno studiosi e studiose di Storia moderna e contemporanea, di Economia e di Diritto, di Arti figurative, di Cinema, di Teatro e di Letteratura italiana, accanto ad architetti, ingegneri, sociologi, pedagogisti ed esperti di alimentazione. La tre giorni si articolerà in tre sessioni tematiche: Sostenibilità (con tre panel: Mercato; Benessere; Tecnologia); Società (con tre panel: Luoghi; Contesti; Regole); e Linguaggi (con tre panel: Letteratura; Costumi di scena; Rappresentazioni).
Le analisi di tali differenti specializzazioni formeranno una base teorica e di scenario per la proposta di recupero delle zone di archeologia industriale nel territorio di Salerno (ex Cotoniere Meridionali ed ex Marzotto), alla cui elaborazione sono impegnati architetti, ingegneri e geografi, studiosi di economia aziendale e gestionale, che costituiscono uno dei sottogruppi in cui è articolato il progetto. Parteciperà ai lavori, con una relazione, Mary Bellini dell’omonimo atelier salernitano, fondato nel 1962. La prestigiosa Sartoria Bellini è tra le poche sartorie italiane che fanno parte dell’Accademia Europea dell’Alta Sartoria e dell’Accademia Nazionale dei Maestri Sartori. Fra i tanti premi ricevuti, di particolare prestigio il “David di Michelangelo” conferito a Roma.